IL PROGETTO

Quantum computing per la rete spaziale europea, Qudice entra nel vivo

Si punta a sviluppare componenti e sottosistemi per le comunicazioni ultra-sicure. Primi prototipi entro il 2024, test nel 2025. In campo 11 partner di 6 Paesi europei. Il professor Giuseppe Vallone: “Porteremo i dispositivi da dimostrazioni da laboratorio a modelli ingegneristici qualificati per lo Spazio”

09 Mag 2023

Paolo Marelli

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Entra nel vivo Qudice, il progetto europeo lanciato a gennaio 2023 e che ha l’obiettivo di sviluppare componenti e sottosistemi per la Qkd (Quantum key distribution) nello Spazio al fine di garantire comunicazioni online ultra-sicure in Europa.

La soluzione Qkd permette infatti di proteggere le comunicazioni digitali in quanto garantisce una sicurezza basata sulle leggi della meccanica quantistica piuttosto che sulla capacità di calcolo di un hacker. 

Il successo del progetto Qudice sarà fondamentale per la realizzazione di una rete europea di satelliti che permetta le comunicazioni ultra-sicure in tutto il Vecchio Continente. 

Pool di 11 partner

Qudice (acronimo di Quantum Devices and Subsystems for Communications in Space) riunisce 11 partner (istituzioni accademiche, organizzazioni di ricerca e aziende tecnologiche) di 6 Paesi europei, esperti di tecnologie quantistiche, in particolare nel campo delle comunicazioni quantistiche. 

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Modelli per lo Spazio

“Il consorzio ha maturato una notevole esperienza dal progetto che lo ha preceduto, Quango”, spiega Giuseppe Vallone, professore del Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Padova e coordinatore del progetto: “In Quango abbiamo sviluppato componenti e sistemi tecnologici quantistici pionieristici in laboratorio con un livello di sviluppo tecnologico pari a 4 (Trl4). Ora in Qudice porteremo i dispositivi da dimostrazioni da laboratorio (Trl4) a modelli ingegneristici qualificati per lo Spazio (Trl6)”. 

Prototipi entro il 2024

Qudice ha l’obiettivo di mettere a punto i primi prototipi entro la fine del 2024 e testarli nel 2025. In particolare, svilupperà due sorgenti per Qkd (una per la Qkd a variabili discrete e l’altra per le variabili continue), un generatore quantistico di numeri casuali, un sistema di puntamento, acquisizione e tracciamento satellitare, una sorgente di fotoni entangled, un sistema 5G per il supporto della Qkd, un servizio di connettività 5G Qkd protetto e, infine, simulazioni per valutare le prestazioni dei dispositivi sviluppati nel progetto. 

La corsa al quantum computing

Nella corsa mondiale per conquistare la leadership nelle tecnologie quantistiche, la Commissione Europea mira a guidare e integrare le tecnologie quantistiche nell’arena delle telecomunicazioni e delle comunicazioni di rete alla ricerca di un ulteriore livello di sicurezza. 

Bruxelles sta collaborando con tutti i 27 Stati membri dell’Ue e con l’Agenzia spaziale europea (Esa) per progettare, sviluppare e distribuire comunicazioni ultra-sicure sia attraverso segmenti terrestri basati su reti di comunicazioni in fibra che collegano siti strategici a livello nazionale e transfrontaliero, sia segmenti spaziali basati sui satelliti. 

Il programma EuroQci

Come sottolinea ancora Vallone, “la Commissione europea ha lanciato l’iniziativa a lungo termine denominata European Quantum Communications Infrastructure (EuroQci) che cerca di proteggere tramite tecniche quantistiche l’infrastruttura di comunicazione che copre l’intera Ue, compresi i suoi territori d’oltremare. Come parte di questo ambizioso piano, Qudice svilupperà componenti tecnologici essenziali e svolgerà un ruolo decisivo nel futuro dispiegamento di questa imponente infrastruttura”. 

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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