IL CRUSH TEST

Cybersecurity, Euspa testa la “resistenza” di Galileo

Durante l’esercitazione Stra 2023 il meccanismo di risposta alle minacce spaziali dell’Ue è stato attivato da un incidente informatico. L’Agenzia ha dimostrato che l’obiettivo di implementare la sicurezza operativa del sistema globale di navigazione satellitare, come componente del Programma spaziale europeo, è stato raggiunto

22 Mar 2023

Nicola Desiderio

Cybersecurity

La costellazione Galileo è capace di resistere alle minacce informatiche. Lo ha dimostrato Stra (Space Threat Response Architecture) l’esercitazione svolta tra il 6 e 10 marzo presso il quartier generale dello European External Action Service (Eeas) per testare la resistenza e la risposta delle infrastrutture spaziali europee alle sfide informatiche nemiche.

Scenario reale e verosimile

L’esercitazione è stata svolta in uno scenario reale, che riflette la complessità del panorama geopolitico odierno e l’aumento crescente dei rischi derivanti dai cyberattacchi – dallo spazio o dalla Terra – dalle falsificazioni di identità fino al disturbo dei segnali satellitari e alle campagne di disinformazione. Dunque tutto quello che viaggia le reti e, attraverso i computer, può arrivare alle infrastrutture vitali di una comunità, un paese, un sistema politico complesso come l’Unione Europea.

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Incidente simulato

L’incidente è stato simulato nel quartier generale dell’Eaas e ha coinvolto attori chiave operativi, diplomatici e politici inclusi gli stati membri, l’Eeas stessa, l’Euspa (EU Space Programme Agency) con il Galileo Security Monitoring Centre (Gsmc), la Commissione e il Consiglio dell’Unione Europea. L’Italia e la Spagna hanno quindi attivato la loro catena di comando facendo leva sulle proprie capacità nazionali per indirizzare l’incidente e fornendo misure di giurisprudenza digitale e di protezione di infrastrutture critiche.

Galileo provvede a sè

Lo Stra ha dimostrato che il Gsmc funziona e può dare un supporto essenziale della European Union Space Strategy for Security and Defence perché monitora e, se necessario, agisce contro le minacce per proteggere lo stato operativo di Galileo in tutte le sue varie componenti. Le due sedi da dove agisce sono quella di Saint-Germain-en-Laye, in Francia, e di San Martín de la Vega, in Spagna. La procedura prevede che, in caso di minaccia, il Consiglio fornisce le istruzione all’Euspa affinche il Gsmc si attivi.

Per tutti i programmi spaziali

Basandosi sull’esperienza di Galileo l’Euspa può dunque mettere in atto attività di monitoraggio di tutti i programmi spaziali dell’Unione Europea. Inoltre, attraverso la cooperazione tra la Commissione, il Computer Security Incident Response Team delle istituzioni europee e la European Union Agency for Cybersecurity (Enisa), l’ente spaziale per l’attuazione del programma spaziale europeo ha un ruolo chiave per il controllo della sicurezza nello spazio e le operazioni.

Controllo continuo

“L’Euspa continua a compiere passi per assicurare la sicurezza dell’Euspa e la confidenzialità, l’integrità e la disponibilità dei dati e dei servizi che fornisce” ha affermato l’executive director dell’Euspa, Rodrigo da Costa. “Forniamo controllo continuo della sicurezza del sistema Galileo. L’obiettivo di questo controllo è rilevare eventi di sicurezza accidentali o deliberati che potrebbero causare l’interruzione dei servizi del programma” ha dichiarato il capo di Gsmc, Philipper Rosius aggiungendo che “Gsmc ha le competenze per essere estesa ad altre parti del programma spaziale dell’Unione”.

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