RICERCA E INNOVAZIONE

Esplorazione spaziale, il progetto dell’italiana Pettinelli sarà finanziato dall’Erc

Il Consiglio Europeo della Ricerca ha assegnato 652 milioni a 255 ricercatori che lavorano in campi considerati all’avanguardia nell’ambito degli Advanced Grants, tra i più prestigiosi in campo scientifico. L’Università Roma Tre ospiterà un laboratorio in grado di usare i dati radar raccolti dalle missioni di esplorazione spaziale per investigare la presenza di acqua liquida sotto le croste ghiacciate dei satelliti Europa, Ganimede e Callisto

12 Apr 2024

Paolo Marelli

Elena Pettinelli

L’Università di Roma Tre ospiterà un laboratorio guidato dalla professoressa Elena Pettinelli, docente del Dipartimento di matematica e fisica, in grado di usare i dati radar raccolti dalle missioni di esplorazione spaziale per investigare la presenza di acqua liquida sotto le croste ghiacciate dei satelliti gioviani Europa, Ganimede e Callisto.

Il progetto è finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc), che ha assegnato 652 milioni di euro a 255 ricercatori che lavorano in campi considerati all’avanguardia: si tratta degli Advanced Grants, finanziamenti europei tra i più prestigiosi in campo scientifico. (scopri qui tutti i progetti)

Studio dei satelliti di Giove

La ricerca scientifica di Roma Tre al top in Europa grazie al progetto Swim della professoressa Pettinelli: nell’ateneo romano nascerà un laboratorio di eccellenza per osservare e misurare la presenza di acqua – premessa per la rilevazione di possibili forme vitali extraterrestri – nei satelliti di Giove.

WHITEPAPER
Droni e space economy: cosa dice il mercato? E cosa dice la legge?
E-Commerce
Supply Chain Management

Tra i 12 progetti italiani selezionati quest’anno, c’è il progetto Swim – Surfing Radio Waves to Detect Liquid Water in the Solar System, finalizzato alla ricerca di acqua liquida e allo studio delle condizioni di abitabilità all’interno delle croste ghiacciate dei satelliti galileiani di Giove: Europa, Ganimede e Callisto.

3,2 milioni di fondi

Il progetto è legato alle nuove esplorazioni spaziali che investigheranno i satelliti ghiacciati di Giove a partire dal 2031. Il progetto Swim – che potrà contare su un finanziamento di 3,2 milioni di euro – si prefigge di costruire a Roma Tre un laboratorio unico al mondo capace di supportare le osservazioni e le misure radar che le due missioni acquisiranno, al fine di interpretare correttamente i dati e verificare profondità, estensione e caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua liquida all’interno e/o al di sotto delle croste ghiacciate dei satelliti di Giove.

Il successo di questo progetto affonda le proprie radici nell’attività di ricerca di eccellenza del gruppo diretto dalla professoressa Pettinelli a Roma Tre che nel 2018 ha scoperto il primo corpo stabile di acqua liquida sotto la calotta polare sud di Marte, attraverso l’analisi dei dati raccolti dal radar italiano Marsis.

Tecniche innovative

Il progetto Swim permetterà di utilizzare tecniche di laboratorio innovative e di affrontare questioni aperte nel campo della fisica dei ghiacci, la cui comprensione è fondamentale non solo per la ricerca di acqua e di vita extraterrestre, ma anche per migliorare la nostra conoscenza degli effetti del cambiamento climatico sulla criosfera terrestre”, commenta la Pettinelli.

Opportunità per i giovani

Lo sviluppo del progetto Swim permetterà di introdurre al mondo della ricerca una intera generazione di giovani ricercatori e di studenti, che avranno una straordinaria opportunità di lavorare in un ambiente internazionale ed in un progetto di frontiera, e rappresenta il miglior epilogo dell’evento di divulgazione “Generazione Giove” che l’ateneo aveva dedicato alle nuove generazioni di studenti e ricercatori in occasione del lancio della missione Juice.

Dinamismo scientifico

Il rettore di Roma Tre, Massimiliano Fiorucci, manifesta la soddisfazione di tutto l’Ateneo: “Il finanziamento di uno dei 12 progetti Erc italiani per quest’anno rappresenta un grande successo dell’Università Roma Tre, costituisce motivo di orgoglio e rende evidente quanto il nostro ateneo punti sull’innovazione, sulla qualità della ricerca e sul dinamismo scientifico, tutti elementi che ci hanno permesso di essere protagonisti di importanti scoperte scientifiche”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 4