VENTURE CAPITAL

Space economy, la crisi delle big tech impatta sul settore

Space Capital presenta i dati relativi al primo quarter dell’anno da cui emerge una sofferenza del comparto per gli effetti a catena delle difficoltà del settore hi-tech. Da gennaio a marzo investiti 2,2 miliardi di dollari, il 53% in meno rispetto all’ultimo trimestre del 2022: è il peggior risultato dal 2015

24 Apr 2023

Paolo Marelli

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Un crollo. Una discesa del meno 53% degli investimenti nella space economy nei primi tre mesi del 2023 rispetto al trimestre precedente. Infatti da gennaio a marzo di quest’anno nel mondo sono stati investiti solo 2,2 miliardi di dollari nel comparto spaziale. È la cifra più bassa dal 2015. La causa? La crisi delle big tech che, per effetto domino, ha avuto pesanti ripercussione sull’intero settore. 

Questo scenario a tinte fosche emerge dal “Q1 2023 Space Investment Quarterly”, il rapporto trimestrale (scarica qui il report) redatto dalla società newyorkese di venture capital Space Capital, che studia l’andamento del mercato dell’industria spaziale a livello globale. 

Startup: dimezzati i fondi 

In un contesto di mercato e di tassi difficile e complicato, i finanziamenti alle startup sono diminuiti di oltre il 50% su base annua a 76 miliardi di dollari a livello globale e di 37 miliardi di dollari negli Stati Uniti, il livello minimo in 13 trimestri. Ciò influisce direttamente sugli investimenti nell’economia spaziale, dato che i venture capital continuano a essere la principale fonte di finanziamento per le società spaziali con 1,3 miliardi di dollari investiti in 68 round nel primo trimestre, pari al 60% dell’investimento totale e al 76% dei round totali.

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Raccolta fondi più difficile

La carenza di finanziamento ha reso numerose aziende vulnerabili, in particolare per le imprese deep tech e in fase di crescita. L’improvviso fallimento della Silicon Valley Bank ha reso più difficile l’accesso al capitale e la raccolta fondi, dato che la banca era uno dei principali fornitori di debito a rischio

Crollo degli investimenti

L’investimento totale del primo trimestre nell’economia spaziale è stato di 2,2 miliardi di dollari distribuiti tra 89 società. Le società in fase di crescita (serie B e C) hanno ricevuto 1,2 miliardi di dollari, pari al 55% del totale. Le imprese della serie C, invece, hanno registrato gli afflussi trimestrali più elevati dalla metà del 2021.

Gli investimenti in fase iniziale (startup e serie A) sono aumentati dell’8% su base trimestrale con un aumento anche della dimensione media delle operazioni, indicando una tendenza verso investimenti più concentrati in società con solidi fondamentali.

Ma dopo un breve rimbalzo nel quarto trimestre del 2022, gli investimenti totali sono diminuiti del 53% nei primi tre mesi di quest’anno. In dettaglio: confrontando il primo trimestre del 2023 con il primo trimestre del 2022, gli investimenti totali nella fase iniziale sono scesi del 59%, gli investimenti nella fase di crescita si sono ridotti del 18% e gli investimenti nella fase avanzata sono calati del 90%.

Il segmento delle infrastrutture

Con altri 1,1 miliardi investiti nel primo trimestre, nell’ultimo decennio sono stati investiti 55,4 miliardi di dollari in 551 società di infrastrutture, ossia aziende specializzate in hardware e software per costruire, lanciare e gestire risorse spaziali. 

Gli investimenti a questo segmento hanno mostrato resilienza rispetto al mercato più ampio con un calo del 17% su base trimestrale e del 33% su base annua. Gli investitori di venture capital continuano a essere la principale fonte di capitale per le società di infrastrutture, rappresentando il 62% degli investimenti in questo trimestre rispetto al 71% del finanziamento annuale delle infrastrutture nel 2022.

Dal 2014, gli Stati Uniti hanno rappresentato la parte del leone degli investimenti globali nelle infrastrutture, con SpaceX che rappresenta il 25% del totale del Paese. Se Eutelsat completa con successo l’acquisizione di OneWeb, la Francia supererà il Regno Unito diventando il secondo maggiore investitore in infrastrutture. Nel frattempo, la Cina rappresenta l’8% del totale globale, alimentata dai finanziamenti in small launch e satellite manufacturing. Con il suo ultimo focus su satcom, la Cina è pronta ad accelerare ulteriormente i suoi investimenti infrastrutturali.

Le industrie emergenti

Con altri 0,4 miliardi di dollari investiti nel primo trimestre, dal 2014 sono stati investiti 3,7 miliardi in 134 società uniche nelle industrie emergenti, ma non operanti nel settore dei lanci e dei satelliti. Gli investitori venture capital hanno contribuito per il 51% del totale, mentre gli “Angel investors” (gli investitori informali) hanno rappresentato un altro 22%. Al di là di ogni aspettativa, il primo trimestre 2023 è stato un terzo trimestre record per questo comparto, che ha fatto segnare l’84% del totale dell’intero 2022, mentre gli investitori di capitale di rischio sono stati il 63% del totale del primo trimestre.

Le società statunitensi hanno attratto la stragrande maggioranza del capitale delle industrie emergenti, con il 75% dell’investimento totale dal 2014, guidato dall’autocapitalizzazione di Bigelow Aerospace e Vast, nonché da maggiori investimenti in Icon e Axiom Space. Il Giappone rappresenta il 16%, trainato da Astroscale, ispace e Gitai. Il Canada è cresciuto di oltre il 2% con il recente investimento in NorthStar. The Exploration Company in Germania e ClearSpace in Svizzera hanno aiutato i rispettivi paesi a superare l’Italia, guidata principalmente da D-Orbit.

Il segmento satcom

La distribuzione e gestione dei dati satellitari ha avuto un primo trimestre 2023 fiacco, con soli 52 milioni di dollari investiti in sette round. Nell’ultimo decennio sono stati investiti 8,4 miliardi di dollari in 155 aziende in questo segmento. Le grandi aziende tecnologiche sono diventate un attore sempre più importante con servizi di ground station, cloud, location e machine learning.

Le società statunitensi rappresentano il 48% dell’investimento totale, seguite dalla Cina che rappresenta il 23%. Gli investimenti statunitensi sono stati equamente distribuiti su Gps/Gnss e satcom, mentre il capitale cinese si è concentrato in gran parte sul Gnss. Con Pechino che si prepara a lanciare una megacostellazione per competere con Starlink, si prevede che i finanziamenti per lo sviluppo commerciale di satcom nel paese aumenteranno in modo significativo.

Il ramo delle applicazioni

Gli investimenti in application (infrastrutture hardware e software che utilizzano dati provenienti da asset spaziali) durante il primo trimestre sono stati di 1,1 miliardi dollari, con un pesante calo del 57% su base trimestrale e dell’81% su base annua. Il primo trimestre segna il terzo trimestre più basso mai registrato per gli investimenti nelle application. Gli investitori di venture capital rappresentano il 56% del totale, mentre solo gli “Angel investment” solo il 3%.

Le aziende statunitensi hanno attirato la quota maggiore di richieste di investimenti dal 2014, pari al 41%. Ciò è stato guidato principalmente dal successo dei location-based services (Lbs), come i servizi ride-hailing, e-commerce e social network, mentre le aziende cinesi seguono da vicino con il 35% degli investimenti totali, trainato principalmente dalle vendite online.

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