L'INIZIATIVA

Space It Up entra nel vivo: ecco le 6 aziende italiane volate a Houston

Il programma di Agenzia Ice e Asi in collaborazione con la Space Foundation porta il made in Italy nell’epicentro dell’industria aerospaziale mondiale. Full immersion di 6 settimane e nel Demo Day del 27 settembre le imprese potranno mettere a frutto il lavoro svolto presentando le loro soluzioni innovative ai principali stakeholder del territorio. Un’opportunità importante per stringere relazioni e accordi commerciali oltreoceano

08 Set 2023

Paolo Marelli

Space It Up

Nanosatelliti che “danno la caccia” ai detriti spaziali, flotte di sonde aerostatiche coordinate dall’intelligenza artificiale e propulsori made in Italy tra i più avanzati sul mercato. Sono solo alcune delle soluzioni innovative proposte dalle sei aziende italiane – Arca Dynamics di Roma, Delta Space di Roma, Involve Space di Como, Nabu  di Torino, Novac  di Modena,T4I è uno spin-off dell’Università di Padova – che stanno partecipando a Houston (Texas), nel luogo simbolo della storia dell’esplorazione spaziale, alla prima edizione di “Space it Up”. 

Si tratta del programma di accelerazione d’impresa creato da Ice (l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), in collaborazione con la Space Foundation, la principale associazione americana che riunisce i vari stakeholder del settore aerospaziale promuovendo attività di formazione, ricerca e innovazione tecnologica.

Percorso di sei settimane

Space it Up, al via ufficialmente il 28 agosto scorso, segue un percorso di sei settimane. La prima con attività preparatorie da remoto, e le restanti cinque a Houston, a partire dall’evento di kick-off che si è tenuto l’1 settembre. Tutte le attività di mentorship, i workshop e i momenti di networking con l’ecosistema aerospaziale texano si tengono al The Ion Houston, il principale centro di innovazione della città. 

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Soluzioni innovative

Una full immersion che culminerà con il Demo Day del 27 settembre, in cui le aziende potranno mettere a frutto il lavoro delle settimane precedenti presentando le loro soluzioni innovative ai principali stakeholder del territorio. Un’opportunità importante per stringere relazioni e accordi commerciali oltreoceano, trovare clienti o capitali.

Asse Italia-Usa

Il programma Space it Up non si esaurisce però nell’arco di queste cinque settimane e punta a diventare in breve tempo una piattaforma di dialogo permanente tra gli attori italiani e statunitensi del settore space-tech: questo anche grazie a uno spazio collaborativo “phygital” che faciliterà l’incontro, lo scambio e le occasioni di business tra imprenditori, innovatori e ricercatori. 

La piattaforma, attiva da settembre per 365 giorni l’anno, è stata realizzata in partnership tra l’ufficio Ice della città texana e Village Insights, leader per la costruzione di community di settore.

Internazionalizzazione del settore

“Con un fatturato 2022 di 13 miliardi di euro e un export di 6,5 miliardi in crescita del 17,7% rispetto al 2021, il comparto aerospaziale italiano rappresenta oggi un settore in rapida crescita, fiore all’occhiello del Made in Italy e sempre più presente nella realizzazione di missioni internazionali – dice il presidente dell’Agenzia Ice, Matteo Zoppas -. La new space economy è un driver di crescita strategica per il Paese che può vantare l’esser presenti con, principalmente, cinque poli produttivi regionali, su tutta la filiera: dalla costruzione e operazione di razzi vettori, alla costruzione di satelliti, acquisizione di dati dallo spazio e gestione di immagini e big data”.

“Le aziende del comparto si rivolgono con sempre maggiore attenzione, nel processo di internazionalizzazione delle loro attività, sia verso i grandi committenti esteri, sia verso i produttori di sistemi e sottosistemi”, ha affermato il direttore generale dell’Agenzia Ice, Lorenzo Galanti.

Grande chance per il made in Italy

A valorizzare l’iniziativa anche la stretta collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana e la partnership con Space Foundation. “Il mercato Usa – ricorda Teodoro Valente, presidente dell’Asi – rappresenta un riferimento strategico per le industrie spaziali italiane e Houston uno degli epicentri. In questo contesto si delineano i più avanzati trend innovativi dello Spazio a livello globale. È anche grazie alla partnership con gli Usa che la nostra industria nel passato ha avuto l’opportunità di costruire le solide competenze che abbiamo oggi”.

Kelli Kedis Ogborn, vicepresidente per il commercio e l’imprenditoria spaziale di Space Foundation, sottolinea che “Dalla culla del Rinascimento alle frontiere del cosmo, la tradizione di innovazioni spaziali dell’Italia non conosce limiti”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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