SPACE 4.0

Thales Alenia Space svela la Space Smart Factory di Roma

Investimento pubblico-privato che supera i 100 milioni. L’Ad Comparini: “Progetto all’avanguardia concepito per essere tra i più sofisticati al mondo nella produzione di assetti spaziali”. Ed è fra le fabbriche intelligenti più grandi d’Europa. Al Tecnopolo Tiburtino di Roma uno JointLab con la filiera delle piccole e medie imprese e i centri di ricerca

09 Nov 2023

Paolo Marelli

Space Smart Factory_render_01 ©Eos

Svelato il progetto della fabbrica spaziale più grande d’Europa, la Space Smart Factory, che sorgerà a Roma. La realizzerà Thales Alenia Space, joint venture Thales (67%) e Leonardo (33%), con un investimento pubblico-privato di oltre 100 milioni di euro. E dovrebbe essere operativa entro la metà del 2025.

Progetto all’avanguardia

Presentata al Tecnopolo Tiburtino di Roma, la Space Smart Factory utilizzerà tecnologie avanzate e “intelligenti” per la realizzazione di satelliti di diversa classe e ambiti di applicazione.  “È un progetto all’avanguardia – ha detto Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia -. A Roma, federato con altre importanti realtà produttive in Italia, sorgerà uno dei sistemi più avanzati al mondo per la produzione di assetti spaziali. Tale hub produttivo, basato sulle più recenti tecnologie digitali per sostenere gli alti tassi di produzione richiesti dalle costellazioni del futuro riducendo al contempo il time-to-market, rafforzerà la competitività globale di Thales Alenia Space e del sistema industriale spaziale italiano ed europeo rappresentando un cambio di paradigma nella costruzione di assetti spaziali”. 

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Lo Space Joint Lab

Il centro poi ospiterà lo Space Joint Lab, uno spazio innovativo e collaborativo completamente dinamico pensato per ospitare al suo interno una pluralità di funzioni orientate alla formazione di nuove figure professionali nel campo delle discipline spaziali e a sviluppare idee e prodotti innovativi in partnership con pmi, start-up, fornitori, partner industriali e centri dell’ecosistema della ricerca. 

In campo anche l’Asi

La Space Smart Factory prevede un investimento di oltre 100 milioni che include anche l’impegno dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) tramite i fondi del Pnrr. Il nuovo insediamento produttivo sorgerà nel parco tecnologico d’eccellenza di Roma, il Tecnopolo Tiburtino, che ospita già 150 imprese per la maggior parte piccole e medie, e con una forte integrazione con la città e il suo tessuto industriale. 

Lo stabilimento a valle della fase di progettazione, già conclusa, eseguita dalla società eos, sarà realizzato dalla società Cbre| Hitrac, leader globale nelle tecnologie per le infrastrutture critiche e nei servizi per l’intero ciclo di vita dei sistemi tecnologici avanzati.  

Il ruolo di Leonardo

Leonardo Global Solutions ha supportato l’intera operazione immobiliare, dall’acquisizione del terreno, alla gestione delle gare d’appalto fino all’avvio del processo di costruzione. A fine settembre sono iniziate le attività di predisposizione del cantiere e la progettazione esecutiva dei fabbricati con l’obiettivo di essere operativi a metà 2025.

Sostenibilità ambientale

Franco Ongaro, chief space business officer di Leonardo, ha dichiarato che “la nuova Space Smart Factory, tra le più innovative al mondo anche nel campo della sostenibilità ambientale, metterà a sistema tecnologie spaziali e soluzioni di trasformazione digitale per l’advanced manufacturing, accelerando ulteriormente la crescita dei territori e delle competenze per continuare a garantire al Paese un vantaggio competitivo anche nel mercato commerciale dello Spazio, specialmente nelle costellazioni”.

Innovazione e ricerca

Il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, ha aggiunto che i due tecnopoli della Capitale, al Tiburtino e di Castel Romano, sono “centri della conoscenza e dell’intelligenza produttiva; luoghi importanti di ricerca e di insediamento di realtà economiche all’avanguardia, che riuniscono imprenditori, ricercatori e persone votate all’innovazione. Al loro interno sono operative più di 150 imprese; due laboratori certificati e vi lavorano oltre 2.500 addetti”.

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