IL PROGETTO

Al via Space It Up, sul piatto 80 milioni per la ricerca spaziale

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Le risorse finanziate da Asi e Ministero dell’Università mirano a rafforzare la collaborazione e lo sviluppo di progetti congiunti tra gli atenei e le imprese del comparto. Il coordinamento al Politecnico di Torino

Pubblicato il 13 Feb 2024

osservazione terra

Con 80 milioni di euro di fondi sul piatto, decolla il progetto Space It Up, finanziato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dal ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), che riunisce l’expertise italiana nella scienza e nell’ingegneria spaziale, ponendo in nostro Paese in prima linea nella ricerca su osservazione della Terra, salvaguardia del Pianeta, esplorazione extraterrestre, satelliti artificiali e  telerilevamento.

L’ambizioso partenariato, i cui lavori in fase progettuale sono stati  coordinati dal Politecnico di Torino, in particolare dal professor Erasmo Carrera, supportato dai colleghi di Ateneo, tra cui Sabrina Corpino, Marco Petrolo, Alessandro Battaglia, Giovanni Ghione, Piero Boccardo e Alfonso Pagani, è composto da 33 membri, tra cui università, centri di ricerca e aziende, che lavoreranno insieme per promuovere la collaborazione e l’innovazione nel settore spaziale.

Proiettare l’Italia nell’eccellenza spaziale

Il progetto Space It Up impiegherà centinaia di ricercatori in 9 linee di ricerca (Spoke), rappresentando un passo deciso dell’Italia verso l’eccellenza spaziale, unendo l’expertise accademica, la ricerca e l’industria per promuovere la ricerca nelle discipline trasversali nelle attività spaziali ed in particolare la protezione del pianeta, l’esplorazione dello spazio e la scienza degli habitat extraterrestri (in particolare Luna e Marte).

Aerospazio: grande salto per la ricerca

“Il Politecnico di Torino ha condotto con successo il coordinamento della proposta progettuale di Space It Up – sottolinea la professoressa Giuliana Mattiazzo, vice rettrice per il trasferimento tecnologico al Politecnico di Torino – un progetto articolato e ambizioso che si inserisce nella cornice del Pnrr per permettere all’Italia di fare il grande salto nel panorama internazionale della ricerca in campo aerospaziale, mettendo a sistema le risorse dell’accademia, dei centri di ricerca e delle imprese e contribuendo a valorizzare le eccellenze italiane del settore. Questo partenariato rappresenta un punto di partenza per lo sviluppo dei rapporti tra ricerca e impresa anche in questo ambito di frontiera, aprendo nuovi orizzonti per la sostenibilità della vita sulla Terra e per l’esplorazione dello spazio”.

Tutta la filiera protagonista

Space It Up rappresenta un unicum nel panorama delle attività spaziali italiane – spiega il professor Erasmo Carrera, coordinatore della proposta e referente per il Politecnico di Torino – per la prima volta lavoreranno insieme, sui più importanti temi spaziali (escluse le missioni scientifiche e lanciatori), la totalità degli attori italiani. È questa una risposta responsabile del sistema spaziale italiano alla richiesta venuta dal Pnrr. La società consortile che si andrà a costituire, ben supportata dalla struttura di coordinamento hub con sede al Politecnico di Torino, avrà l’ambizione di proporre Space It Up nei contesti nazionali, europei ed internazionali anche in bandi competitivi”.

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