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In Space Servicing, via alle nuove regole della Fcc: “Assist allo sviluppo del settore”

L’authority Usa dà il via libera all’unanimità: riflettori sulle modalità di assemblaggio e produzione. La presidente Jessica Rosenworcel: “A disposizione degli operatori un quadro di norme pro-investimenti”

21 Feb 2024

Paolo Marelli

in-space servicing

Nuove regole per sviluppare assistenza, assemblaggio e produzione direttamente in orbita, favorendo l’innovazione spaziale. Perché riuscendo, per esempio, a fare manutenzione ai satelliti nel cosmo, è possibile prolungare la durata delle loro missioni, migliorarne le capacità e ridurne i costi. Sono questi gli obiettivi del quadro normativo messo a punto dall’americana Federal Communications Commission. La Fcc, infatti, ha dato il via libera all’unanimità a una serie di norme per la concessione di licenze per le attività di in-space servicing, assembly and manufacturing (Isam). Si tratta di attività che rappresentano un segmento dell’industriale spaziale in rapida ascesa, che offrono numerose opportunità economiche e che permettono di fare ricerca in ambito tecnologico.

Assistenza, assemblaggio e produzione 

A proposito del cosiddetto Isam, il termine “assistenza” comprende attività quali l’ispezione nello Spazio, l’estensione della vita dei satelliti, la riparazione e il rifornimento di carburante, nonché la raccolta e la rimozione dei detriti. Per “assemblaggio” si intende la costruzione in orbita di un sistema spaziale utilizzando componenti pre-fabbricati, mentre la “produzione” sul dire in sintesi la trasformazione di materiali grezzi o riciclati in componenti o prodotti nello Spazio.

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Connettività e sicurezza

“Se vogliamo espandere la connettività sulla Terra, affrontare il cambiamento climatico globale, proteggere la nostra sicurezza nazionale e sostenere la vita umana sulla Luna e oltre, trarremo beneficio dai sistemi Isam”, ha spiegato in un comunicato la presidente della Fcc, Jessica Rosenworcel. 

Dalla riparazione dei satelliti alla rimozione dei detriti

“L’Isam comprende una serie di attività spaziali, dalla riparazione e il rifornimento dei satelliti all’assemblaggio di interi nuovi sistemi nello Spazio – ha aggiunto -. Può anche includere sistemi per la produzione di nuove parti, prodotti o infrastrutture in orbita. Inoltre, può contribuire alla sostenibilità dello Spazio attraverso lo sviluppo di tecnologie per la cattura e la rimozione dei detriti orbitali e per il riutilizzo e il riciclaggio dei sistemi in orbita. Infine, ha il potenziale per supportare nuovi servizi come i rimorchiatori spaziali e nuovi prodotti che sfruttano la microgravità per ottenere risultati impossibili sulla Terra”. 

Regole flessibili

“Per questo – ha concluso la presidente della Fcc –  proponiamo un nuovo quadro di riferimento per autorizzare le stazioni spaziali Isam e garantire loro l’accesso alle comunicazioni necessarie per un uso efficace. Abbiamo sviluppato regole flessibili e di buon senso che forniscono agli operatori Isam un percorso chiaro per le loro richieste di nuovi casi d’uso, in modo che possano sviluppare nuovi servizi nei nostri cieli”. 

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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