BANDA LARGA SATELLITARE

Amazon, scoppia il caso Kuiper: un fondo pensione avvia causa legale

Nel mirino il consiglio di amministrazione: secondo l’accusa avrebbe “agito in malafede” nell’approvare i contratti di lancio per la costellazione che ha assegnato miliardi di dollari a Blue Origin, la società fondata da Jeff Bezos

04 Set 2023

Paolo Marelli

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Un fondo pensione ha intentato una causa legale contro il consiglio di amministrazione di Amazon, sostenendo che ha “agito in malafede” nell’approvare i contratti di lancio per la costellazione a banda larga Project Kuiper, che ha assegnato miliardi di dollari a Blue Origin, la società spaziale fondata da Jeff Bezos.

Stando a quanto hanno riferito i legali del fondo pensione americano, che è stata depositata presso la Court of Chancery del Delaware, il consiglio di amministrazione di Amazon e uno dei suoi comitati avrebbero trascorso “appena un’ora” a esaminare i contratti con Blue Origin e United Launch Alliance (Ula), il cui razzo Vulcan Centaur utilizza motori di Blue Origin, prima di approvarli nel marzo 2022.

Le accuse del fondo pensione

La causa è stata intentata dal Cleveland Bakers and Teamsters Pension Fund, un azionista di Amazon, e getta nuova luce sulle modalità con cui Amazon ha selezionato Blue Origin e Ula, insieme ad Arianespace, per i contratti annunciati nell’aprile 2022 per il lancio della costellazione di 3.236 satelliti.

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Inoltre, suggerisce che l’astio personale tra Bezos ed Elon Musk, fondatore di SpaceX, avrebbe impedito ad Amazon di prendere in considerazione SpaceX per quei contratti.

Il conflitto di interesse

Secondo quanto si sostiene nella vertenza legale, la direzione di Amazon avrebbe informato il comitato di revisione contabile del consiglio di amministrazione nel luglio 2020 che stava prendendo in esame Arianespace, Blue Origin, Ula e una quarta società il cui nome è stato omesso nella versione resa pubblica della denuncia per i contratti di lancio. Il comitato, si legge nei documenti, “non ha preso alcuna misura per supervisionare il processo di negoziazione o per isolare il processo dai conflitti di interesse”. All’epoca, infatti, Bezos era amministratore delegato di Amazon, di cui rimane il suo maggiore azionista, oltre a possedere Blue Origin.

Pochi controlli

L’intero consiglio di amministrazione era stato informato nel novembre 2020 sui piani per il Progetto Kuiper e in quest’arco di tempo, il cda non avrebbe fatto nulla per evitare un potenziale conflitto di interesse: “Nessuna linea guida, nessuna supervisione e nessuna preoccupazione”.

SpaceX esclusa

Sebbene l’identità del quarto potenziale fornitore di lanci non sia stata resa pubblica, essa afferma che il consiglio di amministrazione di Amazon era stato informato che SpaceX non era stata presa in considerazione. Questo includeva non solo i contratti di lancio complessivi, ma anche un contratto provvisorio più piccolo che Amazon ha annunciato nell’aprile 2021 per nove lanci Atlas 5 da Ula. Sebbene il valore del contratto di lancio dell’Atlas sia stato omesso nei documenti della causa, nelle carte della vertenza legale si sostiene che il prezzo di listino di SpaceX per i lanci del Falcon 9 era significativamente inferiore.

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