LA STRATEGIA

Banda larga satellitare, Amazon spinge per l’aggiornamento delle norme

Il colosso di Jeff Bezos promuove l”Alliance for satellite broadband”, con l’obiettivo di sollecitare nuove regole e ampliare i limiti di potenza dei satelliti in occasione della prossima Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni. Aderiscono l’International Center for Law & Economics, l’Open Technology Institute at New America e il Digital First Project

02 Nov 2023

Paolo Marelli

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Amazon e alcuni think tank hanno lanciato un nuovo gruppo di advocacy chiamato “Alliance for Satellite Broadband” (ossia l’Alleanza per la banda larga via satellite) per sollecitare un aggiornamento delle regole sui limiti di potenza dei satelliti alla prossima World Radiocommunication Conference (Wrc-23) che si terrà a Dubai dal prossimo 20 novembre al  15 dicembre. 

Il colosso di Jeff Bezos e International Center for Law & Economics, Open Technology Institute at New America e Digital First Project hanno annunciato la nascita del gruppo nei giorni scorsi. 

Ampliare i limiti di potenza

Il pool chiede, in particolare, agli Stati membri dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (Uit) di impegnarsi a studiare la cosiddetta densità di flusso di potenza equivalente (Epfd – Equivalent power flux-density). Si tratta di un calcolo della potenza che un segnale radio dovrebbe avere quando raggiunge un’area sulla superficie della Terra, in base alla distanza da un trasmettitore. Questi limiti controllano la quantità di potenza e altre tecniche di mitigazione che i sistemi Ngso devono implementare per non causare interferenze nelle reti in orbita geosincrona (Gso).

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Regole attuali sono penalizzanti

L’Alleanza sostiene che le regole attuali riducono la disponibilità dei sistemi satellitari non geostazionari (Ngso) e aumentano il costo del servizio a banda larga fornito dai satelliti Ngso. La Faq del gruppo sostiene che gli studi tecnici dimostrano che gli attuali limiti vanno oltre quanto necessario per proteggere i sistemi Gso senza alcun beneficio per le operazioni Gso, mentre “limitano direttamente le operazioni Ngso a spese delle comunità che hanno bisogno di accesso alla banda larga”.

Chiede ai delegati di adottare un punto all’ordine del giorno che impegni i membri dell’Uit a studiare e potenzialmente aggiornare le norme Epfd.

Norme obsolete

Julie Zoller, responsabile degli affari normativi globali per il Progetto Kuiper di Amazon, ha affermato che i limiti Epfd sono stati creati quasi 25 anni fa, quando la tecnologia Ngso era nuova. Mentre la tecnologia satellitare e la gestione dello spettro sono cambiate, le regole non sono cambiate. 

“Questi limiti obsoleti – ha spiegato Zoller – limitano i sistemi non Gso al di là di quanto necessario per proteggere le reti Gso dalle interferenze, inibendo la capacità e l’accessibilità per i clienti. È ora che l’Uit abbracci una nuova generazione di connettività e sostenga regolamenti intelligenti e aggiornati”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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