IL PROGETTO  

Inquinamento atmosferico, Intelsat in campo con uno strumento spaziale

L’operatore ha completato i test del sistema operativo e di raccolta dati per il primo dispositivo in grado di monitorare ad alta risoluzione i principali inquinanti in tutto il Nord America a ogni ora del giorno. Il nuovo spettrometro UV-visibile, gestito per conto della Nasa e dello Smithsonian Astrophysical Observatory, sarà ospitato sul satellite Is-40e il cui lancio è previsto per il mese prossimo

15 Mar 2023

Paolo Marelli

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Intelsat, gestore di una delle più grandi reti satellitari e terrestri integrate al mondo e fornitore leader di connettività in volo (Ifc), ha completato i test del sistema operativo e di raccolta dati per il primo strumento spaziale per monitorare i principali fattori dell’inquinamento atmosferico nel continente nordamericano durante le ore diurne. 

Il nuovo spettrometro Uv-visible, gestito da Intelsat per la Nasa e lo Smithsonian Astrophysical Observatory, sarà ospitato sul satellite Intelsat 40e (Is-40e) che sarà lanciato il mese prossimo.

“Tempo”: fonte di dati scientici

Ribattezzato come Tempo (Tropospheric Emissions: Monitoring of Pollution), la missione di questo strumento spaziale è di creare un nuovo rivoluzionario set di dati per la misurazioni della chimica atmosferica dall’orbita. 

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I dati rilevati da Tempo svolgeranno un ruolo importante negli studi scientifici di fenomeni come l’inquinamento dell’aria nelle ore di punta del traffico e gli spostamenti delle emissioni causate da incendi boschivi e vulcani. Gli scienziati potrebbero infine applicare le osservazioni di Tempo agli alert sulla qualità dell’aria dove e quando si registrano maggiori indici di inquinamento e avvertire le persone che hanno problemi di salute.

L’annuncio: test completati

“Lavorando a stretto contatto con i nostri partner, abbiamo completato con successo un rigoroso programma di test per garantire che i dati di comando, telemetria e missione fluiscano in modo accurato e quasi in tempo reale dal satellite Is-40e, attraverso il sistema di terra Intelsat, allo Smithsonian e scienziati della Nasa”, ha detto Jean-Luc Froeliger, vicepresidente senior dei sistemi spaziali di Intelsat: “Il sistema di comunicazione e di terra Intelsat è fondamentale per il successo del progetto Tempo che dovrebbe scattare quest’estate”.

Dall’Atlantico al Pacifico

Il satellite e lo strumento saranno posizionati a 91° ovest in un’orbita geostazionaria (Geo) a circa 22.000 miglia sopra l’equatore. Questo punto di osservazione consentirà a Tempo di monitorare le variazioni giornaliere di ozono, biossido di azoto e altri elementi chiave dell’inquinamento atmosferico dall’Atlantico al Pacifico, e da Città del Messico e dalla penisola dello Yucatan alle sabbie bituminose canadesi.

Scansione oraria dello smog

Quando Tempo inizierà le operazioni, gli scienziati dello Smithsonian Astrophysical Observatory (Sao) invieranno i comandi all’apparecchiatura tramite il software personalizzato Intelsat e lo istruiranno su dove eseguire la scansione e in quali orari. Questo strumento spaziale attraverserà il Nord America su base oraria e farà osservazioni durante le ore diurne. I dati grezzi delle osservazioni saranno ritrasmessi alla stazione di terra Intelsat Riverside, in California, e quindi resi disponibili agli scienziati Sao.

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