Via libera della Fcc (Federal Communications Commission) all’acquisizione di Intelsat da parte di Ses. Con questo semaforo verde alle nozze delle due società di telecomunicazioni satellitari, nascerà un gigante del settore. E ormai l’operazione è arrivata all’ultimo chilometro.
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Operazione ai raggi X
L’esame da parte della Fcc ha riguardato i segmenti della radiodiffusione, la connettività in volo, i servizi marittimi, i dati fissi e i servizi governativi.
“L’approvazione della transazione Ses-Intelsat si basa sugli sforzi della Commissione per promuovere la fornitura al pubblico di servizi satellitari solidi e competitivi – ha dichiarato la Fcc in una nota -. L’operazione ha il potenziale per ridurre i costi, migliorare la qualità e aumentare gli investimenti. Inoltre, creerà un concorrente multi-orbita più vigoroso nel mercato delle comunicazioni satellitari”.
L’ok di Washington
L’acquisizione, inoltre è stata approvata da un gruppo di funzionari dei dipartimenti della Difesa, della Giustizia e della Sicurezza interna, oltre che da altre agenzie. Nell’ambito di tale approvazione, Ses ha raggiunto un accordo di sicurezza nazionale con il Dipartimento di Giustizia.
L’acquisizione ha ricevuto anche l’approvazione delle autorità di regolamentazione europee, con la Commissione europea e la Competition and Markets Authority (Cma) del Regno Unito.
Analisi della concorrenza
La Fcc ha citato dati pubblici che indicano che insieme, Ses e Intelsat distribuiscono oltre il 95% di tutta la programmazione video distribuita negli Stati Uniti attraverso i satelliti in banda C.
Dal canto loro, l’associazione di categoria del settore via cavo Ncta e la National Association of Broadcasters (Nab) hanno chiesto alla Fcc di garantire che la fusione di Ses e Intelsat mantenga la stessa qualità del servizio in banda C per i fornitori di servizi via cavo, osservando che in media i maggiori operatori via cavo ricevono più dell’80% dei segnali di programmazione via cavo attraverso la banda C.




