IL CASO

Radioastronomia, Starlink crea interferenze elettromagnetiche

Rilevate emissioni a frequenze relativamente basse da decine di satelliti SpaceX mentre passavano sopra un osservatorio radio olandese. Utilizzando il radiotelescopio Lofar (Low Frequency Array), gli astronomi hanno rilevato diverse emissioni a banda stretta a frequenze specifiche. “Bisogna indagare meglio l’impatto, non esiste una regolamentazione”

10 Lug 2023

Paolo Marelli

Le grandi costellazioni di satelliti possono generare involontariamente del “rumore” elettromagnetico, creando un’ulteriore fonte di interferenza per i radioastronomi.

Gli astronomi stessi hanno annunciato di aver rilevato emissioni radio a frequenze relativamente basse da dozzine di satelliti Starlink di SpaceX, mentre passavano sopra un osservatorio radio olandese. Le emissioni, a frequenze comprese tra 110 e 188 megahertz, sono diverse dalle trasmissioni dei satelliti utilizzate per fornire l’accesso a Internet a banda larga tra 10,7 e 12,7 gigahertz.

Il radiotelescopio Lofar

Utilizzando il radiotelescopio Low Frequency Array (Lofar), gli astronomi hanno rilevato le emissioni di 47 dei 68 satelliti Starlink. Hanno notato diverse emissioni a banda stretta a frequenze specifiche in quella gamma, principalmente dai satelliti Starlink nelle loro orbite operative piuttosto che da quelli ancora in fase di innalzamento alle loro orbite dopo il lancio. Hanno anche registrato emissioni a banda larga sull’intera gamma e un segnale a 143,05 megahertz che era probabilmente un riflesso dal radar di sorveglianza spaziale francese Graves.

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Interferenze elettromagnetiche

Le emissioni, hanno detto i ricercatori, probabilmente provengono da interferenze elettromagnetiche da sottosistemi all’interno del veicolo spaziale. Hanno anche aggiunto che non esistono regolamenti internazionali riguardanti tali emissioni, a differenza delle norme per le apparecchiature terrestri.

“Questo studio rappresenta l’ultimo sforzo per comprendere meglio l’impatto delle costellazioni satellitari sulla radioastronomia”, ha affermato Federico Di Vruno, co-direttore dell’International Astronomical Union’s Center for the Protection of the Dark and Quiet Sky from Satellite Constellation Interference e autore principale dello studio che è stato pubblicato sulla rivista “Astronomy&Astrophysics”.

Non è chiaro quale effetto avrebbero sulla radioastronomia le emissioni di interferenza elettromagnetica dei satelliti Starlink, ma gli astronomi hanno notato che si estende su una gamma di frequenze tra 150,05 e 153 megahertz che è protetta per la radioastronomia dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni.

Non solo Starlink

Le emissioni non violano alcun regolamento e gli astronomi  hanno anticipato che SpaceX è disposta a discutere delle soluzioni possibili per mitigare qualsiasi interferenza. Hanno inoltre aggiunto che è probabile che emissioni simili provengano anche da altre costellazioni di satelliti, creando ulteriori interferenze. “Le nostre simulazioni mostrano che più grande è la costellazione, più importante diventa questo effetto man mano che la radiazione di tutti i satelliti si somma”, ha spiegato Benjamin Winkel del Max-Planck-Institute for Radio Astronomy e coautore dello studio.

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