IL CASO

SpaceX si allea con la National Science Foundation per salvaguardare l’astronomia

L’intesa mira a studiare e ridurre gli effetti dei satelliti dopo il via libera della Fcc allo schieramento di 7.500 nuovi satelliti Starlink. Ma l‘associazione degli astronomi Ida fa ricorso

13 Gen 2023

Paolo Marelli

La National Science Foundation (Nsf) ha raggiunto un’intesa con SpaceX per ridurre gli effetti dei satelliti Starlink di seconda generazione sull’astronomia, anche se un’altra l’associazione Ida degli astronomi va in tribunale per bloccare il dispiegamento della costellazione per l’internet satellitare.

Nsf ha finalizzato un accordo con la SpaceX del miliardario Elon Musk per quanto riguarda la sua costellazione Gen2 Starlink, dopo che la Federal Communications Commission (Fcc) aveva concesso una licenza lo scorso 2 dicembre per consentire a SpaceX di schierare solo un quarto di quella rete di 30.000 satelliti.

Intesa salva-astronomia

Questo accordo era una condizione della licenza Gen2 rilasciata da Fcc, ha affermato Richard Green, un astronomo dell’Università dell’Arizona che ha studiato il modo in cui le costellazioni satellitari potrebbero interferire con l’astronomia. “Questo è quello che volevamo che facessero, ed è quello che hanno fatto”, ha detto durante una sessione sulle costellazioni satellitari al 241° Meeting dell’American Astronomical Society (Aas) il 10 gennaio. Ha osservato inoltre che SpaceX ha collaborato volontariamente con la Nsf su quell’accordo poco prima che la Fcc rilasciasse la licenza.

WHITEPAPER
Droni e space economy: cosa dice il mercato? E cosa dice la legge?
E-Commerce
Supply Chain Management

Satelliti meno luminosi

Come parte di tale accordo, SpaceX ha affermato che continuerà a lavorare per oscurare i suoi satelliti a una luminosità non superiore alla settima magnitudine, rendendoli invisibili ad occhio nudo e riducendo, ma non eliminando, il loro effetto sugli strumenti astronomici sensibili. SpaceX ha anche accettato di non trasmettere quando i suoi satelliti passano sopra i principali osservatori radio.

SpaceX ha anche accettato di rimuovere i suoi satelliti da un database chiamato “Laser Clearinghouse” che è utilizzato dagli astronomi per determinare quando essi devono spegnere i laser usati come stelle guida artificiali per i sistemi di ottica adattiva. Questi laser possono abbagliare o danneggiare l’ottica sui satelliti.

Ricordo contro la licenza Fcc

Un’associazione, tuttavia, andrà in tribunale per bloccare lo schieramento di Starlink. L’International Dark-Sky Association (Ida) ha presentato ricorso alla Corte d’Appello degli Stati Uniti contro il pronunciamento della Fcc che ha concesso la licenza per Starlink Gen 2. L’associazione, che rappresenta gli astronomi preoccupati per gli effetti dell’inquinamento luminoso sul cielo notturno, ha affermato che la Fcc non si sarebbe attenuta alla legge ambientale dando il via libera alla costellazione di SpaceX.

Per Ida, considerate le dimensioni di Starlink e di altre costellazioni pianificate da altre società, “è fondamentale che le agenzie federali, responsabili di prendere decisioni sul futuro del cielo notturno, si attengano alle leggi esistenti”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 3