IL SERVIZIO

Starlink accelera sulle telefonate via sat: Direct to Cell operativo dal 2024

L’azienda ha iniziato la campagna di advertising. Le connessioni dati saranno disponibili nel 2025. Ecco come funzionerà

16 Ott 2023

Paolo Marelli

Starlink di SpaceX sta pubblicizzando il servizio di telefonia satellitare Direct to Cell che dovrebbe essere attivo l’anno prossimo e che, secondo l’azienda, funzionerà con i telefoni esistenti e, nel giro di due anni, fornirà accesso a un pacchetto completo di testo, voce e dati.

Una pagina dedicata sul sito web di Starlink sostiene che Direct to Cell offrirà un servizio di messaggistica di testo a partire dal 2024, cui si aggiungeranno le funzionalità voce e dati nel 2025.

Secondo Starlink, ciò consentirà “l’accesso ubiquo a messaggi di testo, chiamate e navigazione ovunque ci si trovi sulla terraferma, nei laghi o nelle acque costiere”, oltre a supportare la connettività per i dispositivi IoT.

Telefonia via satellite

Il ramo di SpaceX dedicato alla connettività satellitare ha annunciato per la prima volta l’intenzione di fornire un servizio telefonico via satellite l’anno scorso, in collaborazione con T-Mobile Us. Il piano iniziale prevedeva di fornire una copertura “praticamente ovunque negli Stati Uniti continentali”, oltre alle Hawaii, a parti dell’Alaska, a Porto Rico e alle acque territoriali statunitensi, per poi espandersi con l’aggiunta di altri operatori globali in futuro.

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Oltre a T-Mobile Us, Starlink elenca ora Rogers in Canada, Optus in Australia, One Nz in Nuova Zelanda, Salt in Svizzera e Kddi in Giappone tra quelli con “accesso globale reciproco in tutti i Paesi partner”.

Non serve un nuovo telefono

Starlink spiega che il servizio Direct to Cell funziona “con i telefoni Lte esistenti” e che non sono necessarie modifiche all’hardware del telefono, al firmware o ad applicazioni speciali per fornire accesso a testo, voce e dati. Non è chiaro se “telefoni Lte esistenti” implichi che si tratti di un servizio 4G o se il 5G possa essere offerto successivamente. Così come non ci sono informazione sui prezzi del servizio.

Come funziona il servizio

Il servizio è descritto da Starlink come funzionante “come una torre cellulare nello Spazio”, con un’integrazione di rete simile a quella di un partner di roaming standard. Ciò implica che i clienti delle reti partner globali saranno in grado di effettuare il roaming sul servizio Direct to Cell ogni volta che si troveranno al di fuori del raggio d’azione di una torre cellulare del proprio provider.

La sfida delle altre aziende

La connettività dei telefoni ai satelliti è stata oggetto di un’intensa attività dopo l’introduzione del supporto satellitare da parte di Apple nell’iPhone 14 lo scorso anno. Questo include una funzione di Sos di emergenza che può utilizzare una connessione satellitare se non è disponibile il servizio cellulare.

Qualcomm ha annunciato all’inizio di quest’anno che gli smartphone basati sulla sua piattaforma Snapdragon 8 Gen 2 saranno in grado di inviare messaggi bidirezionali tramite la costellazione satellitare Iridium. A sua volta Bullitt Group, azienda britannica produttrice di smartphone, ha reso noto che alcuni telefoni saranno in grado di accedere ai servizi di messaggistica satellitare per gli abbonati negli Stati Uniti.

Il mese scorso Vodafone ha effettuato la prima chiamata 5G nello Spazio utilizzando telefoni non modificati tramite il satellite BlueWalker 3 gestito da Ast SpaceMobile. Si tratta di un veicolo di prova in vista del lancio previsto di cinque satelliti commerciali BlueBird nel primo trimestre del 2024.

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