IL PROGETTO

Via a World Emission, la piattaforma satellitare per mappare l’inquinamento

In campo Gmw e Capgemini: l’iniziativa guidata dall’Agenzia spaziale europea punta a favorire una comprensione più accurata dell’impatto delle emissioni atmosferiche sui cambiamenti climatici e sulla qualità dell’aria e a rappresentare un punto di riferimento per gli inventari. Si avvale dei dati raccolti dai satelliti Copernicus e da quelli di enti internazionali come Nasa e Jaxa

03 Lug 2023

Paolo Marelli

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Capgemini e Gmv hanno dato il semaforo verde della piattaforma “World Emission”, sovvenzionata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). La piattaforma satellitare, che nasce con l’obiettivo di mappare le emissioni globali di gas serra e di agenti inquinanti nell’atmosfera, si avvale dei dati raccolti dai satelliti Copernicus e da quelli di enti internazionali come Nasa o Jaxa, offrendo informazioni aggiuntive rispetto alle misurazioni effettuate a terra e ai tradizionali inventari di tipo bottom-up.

Il progetto “World Emission”

Nel marzo 2022 l’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato il progetto “World Emission”, con lo scopo di elaborare un servizio di mappatura basato su osservazione satellitare all’avanguardia e modellazione inversa. La piattaforma di elaborazione dei dati è stata progettata dal team di Capgemini, in collaborazione con alcuni dei più rinomati istituti di ricerca europei, tra cui il Laboratory for Climate and Environmental Sciences in Francia, il Max Planck Institute in Germania, l’Università di Liegi in Belgio, il Barcelona Supercomputing Center in Spagna, il Cyprus Institute a Cipro e Kayrros, una start-up francese specializzata in tecnologie di osservazione terrestre e intelligenza ambientale.  

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La piattaforma online

La piattaforma World Emission è disponibile online ed è accessibile attraverso un portale che consente agli utenti di visualizzare le emissioni suddivise per zone geografiche, paesi o tipologie secondo una specifica scala temporale. In collaborazione con una rete di agenzie nazionali di reporting, centri di ricerca e amministrazioni di tutto il mondo, lo sviluppo della piattaforma ha raggiunto la seconda fase, che prevede l’introduzione di funzionalità avanzate quali l’aggiunta di nuove tipologie di gas serra e agenti atmosferici inquinanti su scala locale, regionale e globale; la possibilità di ingrandire aree specifiche del pianeta. E ancora: l’identificazione di punti di emissione specifici come oleodotti, siti industriali o centrali elettriche, zone critiche di emissione di gas o di petrolio. Infine: la possibilità di evidenziare le fonti di emissioni antropiche, legate quindi all’attività umana, dalle fonti naturali.

Satelliti cruciali per il clima

La piattaforma World Emission è stata progettata per essere di facile fruizione, per integrarsi con le attuali procedure di reporting delle emissioni inquinanti e per sviluppare standard di reporting condivisi in tutto il mondo.

“I dati delle osservazioni satellitari sono utili per comprendere il cambiamento climatico e, se utilizzati in modo mirato, diventano un fattore significativo per migliorare le soluzioni per mitigarne l’impatto”, ha detto Carine Saüt, Sustainability Lead for Industries di Capgemini in Francia: “L’alleanza tra la comunità scientifica, gli stakeholder istituzionali e quelli industriali ha reso possibile il lancio di World Emission, un servizio di inventario unico”.

10 tipi di gas serra

“World Emission copre più di 10 tipologie di gas che vengono rilasciati nell’atmosfera su scale diverse, dalla singola fonte alla produzione regionale o globale – ha afferma Beatriz Revilla-Romero, World Emission Project Manager di Gmv -. Questi diversi set di dati sono integrati in un unico portale, disponibile online per tutti coloro che sono interessati alla qualità dell’aria e alle emissioni di gas serra”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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