L’ACCUSA

SpaceX, scoppia il caso licenziamenti “illegali”

L’Agenzia del lavoro degli Stati Uniti denuncia la società di Elon Musk per aver licenziato otto dipendenti che avevano contestato le dichiarazioni pubbliche dell’amministratore delegato nel 2022 Prima udienza il 5 marzo, se non si troverà un accordo il dossier verrà trasferito al giudice amministrativo

05 Gen 2024

Paolo Marelli

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L’Agenzia federale del lavoro degli Stati Uniti accusa SpaceX di aver licenziato illegalmente otto dipendenti che avevano contestato, con una lettera aperta inviata ai vertici dell’azienda, alcune dichiarazioni fatte sui social media da Elon Musk, fondatore e amministratore delegato della società spaziale.

Le contestazioni

La denuncia riguarda in particolare i messaggi pubblicati su X (ex Twitter) da Musk, che i dipendenti dell’azienda avevano contestato nella missiva spedita alla dirigenza, definendole “una distrazione e un imbarazzo“. Secondo i lavoratori, poi licenziati, le esternazioni dell’amministratore delegato non erano coerenti con le politiche aziendali sulla diversità e sulla cattiva condotta sul posto di lavoro. Una tra gli otto dipendenti ha accusato SpaceX di alimentare una “cultura tossica” dove sarebbero tollerati i maltrattamenti nei confronti dei lavoratori.

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Sessismo, molestie e discriminazioni

La lettera era stata inviata ai vertici di SpaceX nel giugno 2022 e si riferiva a una serie di tweet pubblicati da Musk, molti dei quali avevano allusioni sessuali e discriminatorie. I dipendenti sostenevano che i messaggi lanciati da Musk non apparivano in linea con il codice di comportamento della società e chiedevano ai dirigenti di condannare pubblicamente “il dannoso atteggiamento su Twitter”. Gli otto criticavano i vertici per “non aver contrastato una cultura fatta di sessismo, molestie e discriminazione” nei luoghi di lavoro. “Il comportamento di Elon nella sfera pubblica – avevano aggiunto – è una frequente fonte di distrazione e di imbarazzo per noi”.

Relazioni ad alta tensione

Secondo la denuncia, i dipendenti sarebbero stati interrogati riguardo i contenuti della lettera, mentre gli altri lavoratori avrebbero ricevuto un avvertimento: sarebbero stati licenziati se avessero intrapreso iniziative simili. Inoltre era stato rafforzato il livello di controllo interno, e nelle procedure c’era la lettura e l’obbligo di mostrare gli screenshot delle comunicazioni tra i dipendenti. La lettera, naturalmente, non sarebbe dovuta diventare pubblica. Ma adesso, con il caso avviato dall’Agenzia federale del lavoro, il documento è diventato pubblico e getta nuove ombre sul controverso rapporto che Musk ha con i suoi dipendenti.

Prima udienza a marzo

Il caso è seguito dal National Labor Relations Board, un organismo dell’Agenzia del lavoro, che agisce come una procura e sottopone il caso a cinque membri di un board. Se SpaceX non trova un accordo, il caso sarà trasferito al giudice amministrativo, avviando una procedura più lunga, in cui sarà possibile anche ricorrere in appello. La prima udienza con il National Labor Relations Board è in programma il prossimo 5 marzo. Se l’organismo riterrà che i licenziamenti siano stati in violazione della legge, può ordinare il reintegro dei lavoratori e il pagamento degli arretrati. SpaceX potrebbe anche essere sanzionata.

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