I RUMORS

Satelliti spia per gli Stati Uniti: l’intelligence americana assolda SpaceX

È quanto riferisce Reuters secondo cui la rete conterà centinaia di infrastrutture. A realizzare la costellazione sarà Starshield nell’ambito di contratto da 1,8 miliardi di dollari firmato nel 2021 con l’Agenzia Nro

18 Mar 2024

Paolo Marelli

Musk Elon SpaceX-2

Una rete di centinaia di satelliti spia per gli Stati Uniti. È il progetto a cui SpaceX, di proprietà di Elon Musk, tramite la sua poco nota divisione Starshield, sta lavorando nell’ambito di un contratto da 1,8 miliardi di dollari firmato nel 2021 con una delle agenzie di intelligence americane la National Reconnaissance Office (Nro).

L’indiscrezione è fornita dall’agenzia Reuters e mostra i legami sempre più stretti fra Musk e il governo americano, ma anche i significativi investimenti del Pentagono in sistemi satellitari a bassa orbita terrestre per aiutare e sostenere le attività delle forze sul terreno.

Copertura totale del globo

Se il programma a cui SpaceX sta lavorando avrà successo, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti vedrà aumentare notevolmente le sue capacità, arrivando a individuare rapidamente potenziali target pressoché ovunque nel mondo. La costellazione di satelliti spia infatti sarà in grado di offrire la copertura più persistente, pervasiva e rapida delle attività sulla Terra. “Nessuno può sfuggirle”, ha detto una fonte alla Reuters descrivendo le capacità del nuovo sistema. 

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Musk e l’intelligence americana

Dopo mesi di tensioni e scontri alla luce del sole, l’intelligence americana sembra aver acquisito una maggiore fiducia in Musk, l’eccentrico miliardario convinto sostenitore della libertà di parola che si è ripetutamente scontrato con il governo americano su Starlink all’Ucraina. 

Capace in un batter d’occhio di decidere da solo lo stop dell’accesso a internet attraverso i suoi satelliti per un cliente o un intero Paese, Musk è ormai un tassello sempre più importante per l’intelligence americana. Le sue società sono infatti le uniche a garantire un servizio capillare e affidabile e neanche l’offensiva spaziale del miliardario rivale Jeff Bezos con Blue Origin ha avuto successo nel fermare il suo dominio nello spazio

Progetto top secret

SpaceX, il più grande operatore satellitare del mondo, si è trincerato dietro un no comment sul contratto, sul suo ruolo e sui dettagli dei lanci dei satelliti. In una dichiarazione, l’agenzia Nro ha ammesso della sua missione di sviluppare un sistema satellitare sofisticato e le sue collaborazioni con altre agenzie governative, aziende, istituti di ricerca e nazioni, ma ha rifiutato di commentare il coinvolgimento di SpaceX.

“Il National Reconnaissance Office sta sviluppando il sistema di intelligence, sorveglianza e ricognizione spaziale più capace, diversificato e resiliente che il mondo abbia mai visto”, ha dichiarato un portavoce. Secondo alcune indiscrezioni dal 2020 sono già stati lanciati circa una dozzina di prototipi, tra gli altri satelliti sui razzi Falcon 9 di SpaceX.

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