LA DECISIONE DEL GOVERNO

Space economy, stop all’acquisizione di Microtecnica da parte di Safran

Esercitato il golden power per bloccare l’operazione che prevedeva il passaggio di mano ai francesi dell’azienda che ha in capo Collins Aerospace. “Stiamo lavorando con tutte le parti per determinare i passi successivi appropriati”

21 Nov 2023

Paolo Marelli

Microtecnica_-_Torino_03

“In relazione alla proposta di acquisizione delle attività di attuazione e controllo di volo di Collins Aerospace, Safran è stata informata della decisione del governo italiano di esercitare la sua golden power, opponendosi così alla vendita a Safran di Microtecnica, la società che detiene gli asset in questione in Italia”.

Poche righe in una nota diffusa da Safran spiegano l’altolà del governo italiano alla proposta di acquisizione da parte del gruppo francese di Microtecnica, società con sede a Torino e titolare dell’attività della compagnia Collins Aerospace. Secondo indiscrezioni, il valore dell’operazione si aggirerebbe attorno a circa un miliardo di dollari.

Lo stop del governo

Come comunicato da Safran, l’esecutivo guidato dalla premier Giorgia Meloni ha deciso di utilizzare la golden power, applicandola nel settore strategico della space economy, è imponendo uno stop al passaggio in mano transalpine della storica azienda fondata nel 1929 nel capoluogo piemontese.

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Safran non si arrende

Nonostante il semaforo rosso di Palazzo Chigi all’operazione, Safran, gruppo francese nato dall’unione nel 2005 tra la società di elettronica e difesa Sagem e quella aerospaziale Snecma, ha fatto sapere che “rimane impegnata nella transazione e sta lavorando con tutte le parti per determinare i passi successivi più appropriati. Ulteriori informazioni saranno fornite quando opportuno. Il completamento dell’acquisizione è inoltre soggetto all’ottenimento di altre approvazioni normative e condizioni di chiusura”.

Il gigante francese

Safran è una multinazionale specializzata nella progettazione e produzione motori a reazione per l’industria aeronautica. Conta più di 83 mila dipendenti in 276 località distribuite in 27 Paesi del mondo. Il gigante francese, con sede principale a Parigi, costruisce propulsioni sia per gli aerei militari (dai Dassault Mirage ai Rafale), sia in ambito civile: dai Boeing 777 agli Airbus A380. 

Per il colosso transalpino della Difesa e dell’aerospazio, la conquista dell’azienda Torino vorrebbe dire espandersi nel segmento degli attuatori e comandi di volo allo scopo di offrire ai clienti un pacchetto completo di sistemi e prodotti.

Microtecnica, eccellenza italiana

Microtecnica, che è stata fondata dall’ingegner Daniele Agostino De Rossi nel 1929 a Torino come produttrice di bussole e giroscopi, è uno dei principali fornitori del Pentagono da oltre dieci anni. Da sempre riconosciuta come eccellenza nella meccanica di precisione, dagli anni ’70 concentra le attività su prodotti per aerospazio. A seguito di un’acquisizione, è integrato il sito di Luserna San Giovanni, oggi specializzato in valvole motore e banchi di collaudo.

Nel 2001 Microtecnica include agli stabilimenti la Magnaghi Aerospace (Brugherio, alle porte di Milano), centro di eccellenza per comandi di volo primari per aerei ed elicotteri. Microtecnica dal 1983 entra nel gruppo Hamilton Standard, dopodiché diventa parte di Goodrich nel 2011 ed infine di Utc Aerospace Systems nel 2012 (oggi Collins Aerospace). L’azienda è composta da circa 650 persone distribuite sui tre stabilimenti e vanta un centro di eccellenza ingegneristico dove lavorano più di 50 ingegneri.

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