I RISULTATI

Vega-C, completata l’indagine sul fallimento del volo: si torna in orbita nel 2024

La Commissione d’Inchiesta Indipendente istituita dall’Agenzia spaziale europea ha determinato le cause del problema, un degrado dell’ugello del motore Zefiro40. Intanto è programmato per il 7 ottobre, come annunciato da Arianespace, il prossimo volo Vega VV23 dal Centro Spaziale della Guiana Francese

03 Ott 2023

Paolo Marelli

Vega-C

Tornerà a volare Vega, il più piccolo dei lanciatori spaziali dell’Agenzia spaziale europea (Esa) su cui era stata aperta un’inchiesta dopo l’incidente avvenuto nel dicembre 2022 sulla versione Vega-C, un variante con dei miglioramenti ad alcuni motori.

La Commissione d’inchiesta indipendente istituita dall’Esa ha determinato le cause del problema, un degrado dell’ugello, che saranno ora implementate.

Il prossimo volo Vega è programmato per il 7 ottobre dal Centro spaziale in Guyana Francese mentre il prossimo Vega-C è previsto a fine 2024.

La causa dell’incidente

A causare l’incidente che nel 2022 ha portato alla perdita di due satelliti della costellazione francese per l’osservazione della Terra Pleiades sarebbe stato un problema di progettazione dell’ugello del motore Zefiro40 che alimenta il secondo stadio del razzo che viene realizzato dall’italiana Avio.

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Analizzato il problema, la Commissione d’inchiesta indipendente ha formulato una serie di raccomandazioni “tra cui la necessità di migliorare il design dell’ugello del motore Zefiro40 – riporta la nota stampa dell’Esa – calibrare i modelli numerici per prevederne il comportamento e condurre altri due test di accensione per verificare le prestazioni con l’obiettivo di garantire un ritorno affidabile in volo e un robusto sfruttamento commerciale di Vega-C”.

Vega-C in volo nel 2024

Un serie di accorgimenti tecnici che garantirà a Vega-C di tornare a lanciare nel quarto trimestre del 2024. Parallelamente Arianespace ha annunciato che il prossimo volo Vega Vv23 è previsto dal Centro Spaziale della Guyana Francese per il 7 ottobre alle 3:36 di notte ora italiana con a bordo due satelliti principali – il thailandese Theos e il taiwanese Formosat-7R/Triton – e altri 10 satelliti più piccoli.

Esa e Avio al lavoro

La Commissione d’inchiesta indipendente (Iec) istituita dall’Esa per esaminare l’anomalia verificatasi durante il test del motore Zefiro 40 di Vega-C lo scorso giugno, ha concluso che nell’attuale progettazione dell’ugello, la combinazione della geometria dell’inserto di gola e delle diverse proprietà termomeccaniche del nuovo materiale Carbon-Carbon utilizzato per questo test ha causato un danneggiamento progressivo di altre parti adiacenti l’ugello e un progressivo degrado che ha portato all’anomalia. Questo fenomeno non è legato a quelli osservati sulla missione VV22 con il precedente materiale Carbon-Carbon.

È stata istituita una task force guidata da Esa e Avio che inizierà immediatamente ad implementare le raccomandazioni proposte dalla Commissione d’inchiesta. 

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