LA POLEMICA

Starship, le associazioni ambientaliste all’attacco di SpaceX e Faa

Il lancio del megarazzo ha causato danni imprevisti intorno alla base di Boca Chica. Sotto accusa la valutazione di impatto ambientale che potrebbe essere riavviata daccapo ritardando tutto il programma Artemis

02 Mag 2023

Nicola Desiderio

Starship SpaceX

Il lancio di Starship dalla base di Boca Chica ha riacceso i riflettori sull’impatto ambientale che la nuova base di SpaceX crea intorno all’ecosistema circostante e avviato un supplemento di indagine da parte della Federal Aviation Administration (Faa). Il decollo dell’enorme razzo ha infatti ha causato incendi nell’area circostante interessando 1,4 ettari e la ricaduta di materiale fino ad oltre 10 km dalla piattaforma, interessando la vicina città di Port Isabel e il territorio che, come è noto, ricade su una riserva naturale.

Danni fuori controllo

La potenza dei 30 motori Raptor hanno inoltre scavato nel terreno un enorme fossato profondo diversi metri e causato la demolizione pressoché completa della piattaforma di lancio. Una serie di conseguenze che hanno superato di gran lunga le previsioni di SpaceX e i limiti che la Faa aveva accordato alla società di Hawthorne dopo un lungo lavoro di verifica sull’impatto ambientale della base condotto insieme allo U.S. Fish and Wildlife Service che aveva fornito un rapporto informativo.

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Oltre ogni previsione

Secondo quanto stabilito, le polveri e i detriti non avrebbero dovuto espandersi oltre un’area circostante di 700 acri (circa 283 ettari) invece sono andate ben oltre e, seppure non si siano registrati morti o feriti tra umani o animali, le associazioni ambientaliste sono tornate alla carica. “Avevano considerato la produzione di detriti a causa di questi lanci, ma non quelli creati dalla stessa piattaforma di lancio lanciati a miglia di distanza e sparsi sul territorio”.

Impatto ambientale da rivedere

Quello che è successo non è ciò che avevano anticipato” ha concluso Jared Margolis, rappresentante legale Center for Biological Diversity. Il rapporto sugli effetti del lancio, redatto dalla stessa U.S. Fish and Wildlife Service, ha evidenziato che il lavoro di accertamento sull’impatto ambientale creato dalla base di Boca Chica non è stato sufficiente. Senza contare tutto ciò che ha comportato la distruzione guidata di Starship, innescata durante il lancio quando si trovava ancora nell’atmosfera.

Un pilastro di Artemis

L’intera vicenda, oltre allo U.S. Fish and Wildlife Service e SpaceX, mette in imbarazzo anche la Nasa che ha affidato alla società di Elon Musk il sistema di trasporto principale del programma Artemis. SpaceX, oltre a salutare il fallimento del primo test di Starship come un successo, non ha commentato gli effetti collaterali del lancio. Musk si è limitato solo ad annunciare che per il prossimo lancio la pedana avrà fondazioni in acciaio e un sistema di raffreddamento a liquido.

Nuova valutazione ambientale

Quel che è sicuro è che la Faa ha avviato l’inchiesta richiesta dalla legge per analizzare tutte le circostanze che hanno causato l’interruzione del lancio e tutte le conseguenze al fine di prendere le necessarie contromisure. Oltre a quelle tecniche che riguardano il razzo, è assai probabile che siano prese in considerazione anche quelle ambientali. È praticamente sicuro che sarà avviata una nuova valutazione ambientale su larga scala il cui completamento ha richiesto anni, pure se con l’aggravante della pandemia da Covid-19.

La Faa trascinata in tribunale

A rendere ancora più calda la questione è la denuncia legale operata dalle associazioni ambientaliste che accusano la Faa di aver condotto l’indagine di impatto ambientale con superficialità e di avere violato il National Environmental Policy Act. Questo potrebbe complicare i programmi di SpaceX, ma soprattutto della Nasa, senza contare tutti i lanci che dovrebbero passare da Boca Chica, siano essi commerciali o governativi e che, come noto, comprendono anche quelli del Pentagono.

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