LE SFIDE EUROPEE

Lanci spaziali, ecco le missioni 2024

L’Agenzia spaziale europea fa il punto sulle iniziative al via: da Ariane 6 a Vega-C, da Artemis a Proba-3. Numerosi i progetti portati avanti in collaborazione con la Nasa. E con la nipponica Jaxa al via una serie di iniziative legate all’Osservazione della Terra

08 Gen 2024

Paolo Marelli

Vega Esa

Le sfide spaziali dell’Europa passano da una serie di missioni programmate per il 2024. L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha messo a punto il calendario dei lanci che si terranno nei prossimi 12 mesi e rende noti alcuni progetti di partnership con l’agenzia americana Nasa e la giapponese Jaxa.

Debutto di Ariane 6

Dopo il ritiro di Ariane 5 nel 2023 e dopo anni di sviluppo e costruzione, il nuovo e versatile lanciatore europeo per carichi pesanti Ariane 6 sarà pronto per il suo primo volo dallo spazioporto europeo di Kourou nella Guyana francese.

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Nel 2024 ci sarà il ritorno in volo di Vega-C, che continuerà a fornire all’Europa il proprio lanciatore leggero a prezzi accessibili. Insieme, i due progetti garantiscono all’Europa un accesso indipendente allo Spazio.

Programma Artemis

Anche nel 2024, l’Esa continuerà inoltre a collaborare a livello internazionale con la Nasa per il programma lunare Artemis. Questa primavera, un altro modulo di servizio europeo, Esm-3, per la terza missione Artemis, sarà spedito negli Stati Uniti per essere accoppiato con la capsula Orion.

Nel 2024 sarà lanciata Proba-3, la prima missione di volo in formazione di precisione. Le navicelle Coronagraph e Occulter voleranno insieme formando un coronografo di 144 metri che studierà la corona del Sole più vicino al bordo solare che mai. All’inizio dell’anno saranno resi noti i primi dati scientifici raccolti dal telescopio spaziale Euclid. Esso è stato progettato per esplorare la composizione e l’evoluzione della materia oscura e dell’energia oscura.

Un’altra missione importante che sarà lanciata quest’anno è la missione Hera, con un volo verso il sistema binario di asteroidi Dimorphos e Didymos per osservare le conseguenze dell’impatto avvenuto con la missione Dart dell’Agenzia spaziale americana.

Osservazione della Terra

Per quanto riguarda l’osservazione della Terra, sono pronti al lancio diversi satelliti: la missione EarthCare dell’Esa/Jaxa, la missione Arctic Weather Satellite e i satelliti Copernicus Sentinel-1C e Sentinel-2C dell’Unione europea.

Il 2024 porterà nuovi sviluppi anche per Galileo: ad aprile saranno lanciati altri due satelliti di prima generazione, seguiti da altri due nel corso dell’anno. Questi satelliti amplieranno la costellazione e contribuiranno a garantire le prestazioni ottimali di Galileo. Nel frattempo, avverranno le prime consegne di hardware per i satelliti Galileo di seconda generazione.

Astronauti in orbita

I cinque astronauti di carriera della classe 2022 termineranno quest’anno l’addestramento di base e saranno pronti per le missioni. Per l’astronauta svedese di progetto Marcus Wandt non c’è da aspettare. A gennaio sarà lanciato sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) come specialista di missione per la missione commerciale Axiom-3, giusto il tempo di raggiungere nello spazio il suo collega danese, l‘astronauta dell’Esa Andreas Mogensen, il cui ritorno sulla Terra dopo una permanenza di sei mesi sulla Stazione spaziale è previsto per febbraio.

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