L'ANNUNCIO

Politica spaziale Ue: Bruxelles alza il sipario sulla nuova strategia

A marzo la presentazione del piano. Quattro i pilastri: più resilienza, risposta alle minacce crescenti, estensione dell’attività di difesa e nuova legge comunitaria. E si punta a un rafforzamento della cooperazione con la Nato

24 Gen 2023

Veronica Balocco

La 15a Conferenza europea sullo spazio, che a Bruxelles affronta il tema “Garantire il futuro dell’Europa nello spazio“, è stata l’occasione per l’alto rappresentante Ue Josep Borrell e il commissario per il Mercato interno Thierry Breton per presentare le priorità della politica spaziale europea per il 2023 e per annunciare che a marzo sarà ufficialmente resa nota la strategia di sicurezza e difesa spaziale dell’Unione, uno strumento studiato per “proteggere meglio gli interessi Ue nello spazio e rafforzare la cooperazione con la Nato”.

“Nell’attuale contesto geopolitico, dobbiamo migliorare la posizione strategica dell’Ue per poter difendere i nostri interessi, proteggere i nostri sistemi e servizi spaziali e diventare una potenza spaziale più assertiva”, ha dichiarato Breton, chiarendo che la strategia spaziale europea si baserà su quattro pilastri.
Il primo riguarda il rafforzamento della resilienza e della sicurezza dei sistemi spaziali nazionali e commerciali; il secondo la capacità dell’Unione di rispondere alle minacce; terzo l’estensione dell’attività nello spazio per le operazioni di difesa, attraverso l’osservazione della Terra, la conoscenza del traffico spaziale, l’intensificazione della cooperazione con i partner, in particolare la Nato; il quarto pilastro riguarda la “legge spaziale Ue” che fisserà le norme comuni sulla sicurezza, la protezione e la sostenibilità dei sistemi. Finora 10 stati su 27 hanno attuato normative nazionali.

Invito a “presentare servizi commerciali innovativi e agili”

Nel corso della Conferenza, il “ministro” degli Esteri Borrell ha sottolineato il contesto geopolitico e l’importanza dello spazio, che è diventata ancora più evidente dopo l’aggressione militare della Russia all’Ucraina. Inoltre ha chiarito che, dei 5.500 satelliti attualmente in orbita, quasi il 10% sono satelliti militari, “ma molti altri sono a duplice uso, sia civile che militare, e forniscono informazioni cruciali per la sicurezza e la difesa”.

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Poiché il 2023 sarà l’anno in cui inizierà l’attuazione di Iris, il nuovo programma faro per la connettività sicura basata sullo spazio, il commissario Breton ha invitato l’industria spaziale europea a “mobilitare gli investimenti necessari e a costruire alleanze funzionali per presentare servizi commerciali innovativi e agili”. Per quanto riguarda l’innovazione, l’iniziativa Cassini “sta procedendo a pieno ritmo per trasformare l’Europa in un hub dell’imprenditoria spaziale – ha fatto presente -, con oltre 100 start-up di tecnologia spaziale che hanno già avuto accesso a finanziamenti, matchmaking e sviluppo aziendale”. Breton ha inoltre annunciato la selezione di nove nuove aziende spaziali che diventeranno fornitori dei dati delle missioni del contributo Copernicus, ciascuna delle quali riceverà contratti quinquennali del valore di 5 milioni di euro.

Importanza della Nuova agenda europea per l’innovazione

La conferenza di quest’anno comprenderà sessioni dedicate alla politica spaziale europea, alle sue sfide tecnologiche e industriali, a Iris, all’imprenditorialità, all’innovazione e alla resilienza del settore spaziale.
Nel discorso di chiusura, che sarà tenuto dal commissario Gabriel con l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, verrà ricordata l’importanza della Nuova agenda europea per l’innovazione per rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa e attrarre talenti in Europa.

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