L’ANNUNCIO

Una base aerospaziale nel Sud Italia. Si delinea la nuova strategia Urso

Nell’ambito della messa a punto di una legge per regolare le attività dei privati il ministro apre all’ipotesi di una struttura dedicata nel Mezzogiorno e promette che l’Italia anticiperà la Ue con un provvedimento all’avanguardia

12 Mar 2024

Paolo Marelli

urso Adolfo ministro

Una base aerospaziale potrebbe sorgere nel Sud Italia. È il progetto a cui sta lavorando Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, con delega alle politiche spaziali per il Governo.

In occasione della partecipazione all’assemblea generale di Unindustria al Centro congressi La Nuvola a Roma, Urso ha delineato la sua strategia per questo settore nevralgico per il Paese. Ha spiegato che, nell’ambito dello sviluppo di una legge per regolare le attività dei privati nello Spazio, “è possibile che nel prossimo futuro una base aerospaziale sia collocata nel nostro Mezzogiorno” che ha gli spazi per ospitarla. 

Urso: “Avremo una legge sullo Spazio all’avanguardia”

Nel Lazio “avete un’importante ramo della space economy e l’Italia non aveva una legge, sarà all’avanguardia e sarà fatta prima di quella che farà la stessa Europa”. Con la legge dell’aerospazio a cui sta lavorando l’esecutivo della premier Giorgia Meloni “regoleremo le attività dei privati nello spazio. Se in passato era una dimensione prevalentemente pubblica, oggi è sempre più una dimensione privata”.

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La nuova legge nasce sull’esigenza di regolamentare le attività di attori terzi che vogliono operare nello scenario europeo, oltre che sulle responsabilità dei soggetti pubblici e privati.

Creare un mercato unico Ue per la space economy

A proposito di Europa: nelle scorse settimane, in un vertice a Bruxelles, Urso  e Thierry Breton, commissario Ue al mercato interno e i servizi, si sono trovate in sintonia e d’accordo sulla necessità di creare un mercato unico dell’Unione europea per la space economy. Avrebbe suo vantaggio di rafforzare la posizione dell’Europa come potenza spaziale globale.

Inoltre, al fine di armonizzare la legge nazionale ed europea, Urso e Breton hanno condiviso l’utilità di creare un gruppo di lavoro tecnico tra Italia e Commissione europea che sarà attivo sin dai prossimi giorni.

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