STRATEGIE

Climate change, intesa Ue-Giappone: via allo scambio dati via sat

La Commissione europea e Ministero dell’Economia nipponico hanno siglato un accordo per la cooperazione dei rispettivi satelliti per il monitoraggio dell’inquinamento e la tutela delle biodiversità

17 Gen 2023

Paolo Marelli

Copernicus-Programme

Un salto di qualità nell’osservazione della Terra. Una maggior quantità e qualità di dati a disposizione e grazie ai quale combattere il cambiamento climatico e mettere in campo strategie e azioni dirette per la salvaguardia del’ambiente e degli ecosistemi del Pianeta. 

Ecco, in sintesi, quali saranno i benefici dell’accordo di cooperazione firmato martedì 17 gennaio tra la Commissione europea e il ministero dell’Economia, del commercio e dell’industria (Meti) del Giappone. Un’intesa messa nero su bianco che ha l’obiettivo di facilitare la condivisione e lo scambio reciproco di dati di osservazione della Terra provenienti dalla costellazione di satelliti Copernicus dell’Ue e dalla rete di satelliti nipponici.

Che cosa prevede l’accordo

L’Unione europea e il Giappone collaborano da lungo tempo nello Spazio e condividono interessi strategici comuni. Il nuovo accordo offrirà vantaggi reciproci a entrambe le parti. Da un lato, l’Ue fornirà l’accesso ai dati e ai servizi di Copernicus, la componente di osservazione della Terra del programma spaziale europeo. Dall’altro, il Paese nipponico fornirà alla Commissione, ai fini di Copernicus, un accesso libero e aperto ai dati provenienti dai suoi satelliti di osservazione della Terra non commerciali.

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Salto di qualità per Copernicus

Per mezzo di questa partnership i servizi Copernicus, che forniscono già dei dati quasi in tempo reale e su una scala globale, beneficeranno di una qualità superiore. Ma non solo: avranno anche una maggiore precisione grazie ai dati aggiuntivi ottenuti dai satelliti giapponesi e dalle fonti in situ. 

Scambio di dati per difendere l’ambiente

Entrambe le parti si impegnano inoltre ad accelerare l’uso dei dati satellitari per la cooperazione in una serie di aree di interesse comune. Per esempio, la gestione a lungo termine delle risorse naturali, il monitoraggio delle aree marine e costiere, l’inquinamento e la biodiversità. E ancora: i cambiamenti climatici, l’andamento dell’effetto serraa livello globale provocatp dalle emissioni di Co2, la riduzione del rischio di disastri naturali, una maggiore sicurezza alimentare e altri campi d’azione.

Un’opportunità di crescita

Quest’accordo siglato sull’asse Unione europea-Giappone stimolerà l’adozione dei dati e dei servizi di Copernicus in tutto il mondo, così come contribuirà a promuovere la costellazione dell’Ue come best practice globale e standard accettato a livello internazionale.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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