RICERCA E INNOVAZIONE

Radioastronomia, nasce l’European Research Infrastructure Consortium

Lofar, la più grande rete di telescopi alle basse frequenze con 70mila antenne in dieci Paesi europei, diventa un consorzio.L’Italia in campo con la guida dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il presidente Tavani: “Il lavoro incessante per migliorare a livello tecnologico e organizzativo questa infrastruttura sarà fondamentale per entrare in una nuova era dello studio dell’universo nelle onde radio, quando sarà operativo anche lo Square Kilometre Array Observatory”.

24 Gen 2024

Paolo Marelli

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Diventa un consorzio la rete di radiotelescopi europei Lofar (Low Frequency Array), acquisendo l’assetto di European Research Infrastructure Consortium (Eric). L’avvio di questa nuova forma legale ha ricevuto l’ok nel corso della prima riunione del Consiglio di Lofar Eric. La nascita del consorzio ha come obiettivo di ottimizzare la gestione dell’infrastruttura e consolidare la leadership mondiale dell’Europa in questo settore.

Istituto Nazionale di Astrofisica protagonista

L’infrastruttura di ricerca di Lofar, composta da 70mila antenne distribuite su ben dieci Paesi europei a cui anche l’Italia partecipa con la guida dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, forma il telescopio a bassa frequenza più potente del pianeta ed è il più grande precursore del futuro radiotelescopio Ska alle basse frequenze. Lofar ha già rivoluzionato la ricerca sulla radioastronomia, dando luogo a una valanga di pubblicazioni scientifiche nell’ultimo decennio. In particolare, la comunità Italiana sta giocando un ruolo fondamentale nell’utilizzo scientifico dei dati Lofar e ha dato un contributo tecnologico importante nella progettazione e realizzazione dei sistemi che saranno utilizzati nell’aggiornamento della infrastruttura (Lofar2.0) prevista per il 2025.

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Lofar Eric governerà proprio la sfida tecnologica alla base di Lofar 2.0, che porterà ad un grande potenziamento di Lofar mettendo a disposizione della comunità astronomica una capacità di osservazione ed elaborazione dei dati ancora più all’avanguardia, producendo un ulteriore balzo in avanti nella sensibilità e risoluzione delle immagini prodotte da Lofar.

Italia in campo

Marco Tavani, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, spiega che “l’Italia è infatti uno dei Paesi fondatori di questo Eric che oggi rafforza la leadership mondiale dell’Europa nel campo della radioastronomia. Il lavoro incessante per migliorare a livello tecnologico e organizzativo questa infrastruttura di ricerca sarà fondamentale per entrare in una nuova era dello studio dell’universo nelle onde radio, quando sarà operativo anche lo Square Kilometre Array Observatory”.

Servizi per la ricerca scientifica

Lofar Eric fornirà un accesso trasparente a un’ampia gamma di servizi di ricerca scientifica per la comunità europea e globale, promuovendo collaborazioni e consentendo ai ricercatori di portare avanti progetti innovativi su larga scala in tutti i settori scientifici, tra cui lo studio dell’universo primordiale, la formazione e l’evoluzione delle galassie, la fisica delle pulsar e dei fenomeni radio transitori, la natura delle particelle cosmiche ad altissima energia e la struttura dei campi magnetici cosmici. Lofar Eric garantirà l’accesso ad una mole di dati senza precedenti attraverso un archivio distribuito su scala Europea e aperto alla comunità.

Paesi fondatori e partner

I membri fondatori di Lofar Eric sono Bulgaria, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi e Polonia. Collaborazioni con istituti in Francia, Lettonia, Svezia e Regno Unito garantiscono un’ulteriore partecipazione all’infrastruttura distribuita Lofar e al programma di ricerca. La sede statutaria consorzio è a Dwingeloo, nei Paesi Bassi, ospitata dal Nwo-I/Astron(Netherlands Institute for Radio Astronomy).

Eccellenza europea

“L’istituzione di Lofar Eric – afferma il direttore fondatore René Vermeulen – consolida l’eccellenza a livello mondiale per l’Europa in un importante settore di ricerca. Con la sua impareggiabile infrastruttura di ricerca distribuita e il suo solido partenariato paneuropeo, Lofar Eric entra nello Spazio europeo della ricerca come una potenza all’avanguardia nella scienza e nella tecnologia dell’astronomia, con il potenziale per contribuire a sfide complesse più ampie”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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