Come integrare le reti satellitari con le reti cellulari terrestri per una rivoluzione delle comunicazioni wireless? È la domanda a cui risponde la guida “definitiva” alle reti non terrestri (SCARICALA QUI) messa a punto da Keysight Technologies, la società statunitense che produce apparecchiature per test e misurazioni elettroniche. Un dossier per conoscere i satelliti, gli standard, i trade off e le innovazioni che caratterizzano il panorama delle reti satellitari.
Indice degli argomenti
Satelliti e reti 5G e 6G
Gli operatori di rete mobile tradizionali (Mno) vogliono espandere le loro reti e infrastrutture dei cellulari 5G e poi 6G, fornendo al contempo una maggiore larghezza di banda. Così come le agenzie governative e militari desiderano che la nuova generazione di tecnologie satellitari offra progressi come una migliore imaging e una maggiore sicurezza. Per le organizzazioni commerciali e della difesa, invece, lo Spazio offre un percorso per migliorare la connettività e trasformare le capacità attuali.
Ecco perché l’industria spaziale e, quella satellitare in particolare, stanno vivendo una rapida evoluzione guidata da nuove aziende, sforzi di ricerca e investimenti e numerose sfide che richiedono lo sviluppo di casi d’uso per ottimizzare e garantire le prestazioni in tutto lo Spazio, per ottimizzare e garantire le prestazioni delle missioni spaziali e satellitari: dalla progettazione iniziale allo sviluppo fino dispiegamento in orbita.
Non solo satelliti
Per comprendere l’importanza di questa guida realizzata da Keysight è opportuno notare che una rete non terrestre è una rete che comprende nodi non fisicamente situati sulla Terra. Sebbene nelle Ntn (non-terrestrial networks) si pensi principalmente ai satelliti, gli altri componenti possono essere costituiti da piattaforme/droni a bassa quota (Lap), pseudosatelliti/droni/palloni aerostatici ad alta quota (Haps), satelliti su varie orbite e combinazioni di questi.
Orbite differenti, sfide differenti
Questa guida si rivela altrettanto cruciale per saperne di più sulle telecomunicazioni satellitari, perché ogni orbita crea sfide diverse nelle reti di comunicazione. In Leo, il satellite opera a una distanza più ravvicinata ma si muove più rapidamente. Grazie alla vicinanza, è possibile avere comunicazioni a bassa latenza dal satellite alla Terra. Al contrario, le orbite Geo tradizionali forniscono connessioni fisse di lunga durata con un ritardo molto maggiore nel percorso del segnale tra i satelliti in quell’orbita e le stazioni a terra. Questo processo aumenta esponenzialmente la latenza a seconda del numero di volte che il segnale deve viaggiare tra i punti. Ad esempio, se il satellite deve fare il giro del mondo, la latenza sarà notevole.
La latenza si verifica anche negli scenari di store and forward. In questo caso, un satellite riceve un segnale e lo trasmette in un secondo momento, quando ottiene la visibilità della stazione terrestre di destinazione. Questo evento è spesso chiamato “trasmissione discontinua”.