IL PROGETTO UDENE

Pianificazione urbanistica, i dati satellitari determinanti per le smart city

L’iniziativa supportata dall’Euspa e finanziata nell’ambito di Horizon Europe, consente di sfruttare le informazioni provenienti dai satelliti Copernicus e dal telerilevamento territoriale per progettare il nuovo sviluppo urbano. Al via una piattaforma che simula scenari e consente ai decisori di prendere decisioni in tempi rapidi

26 Mar 2024

Paolo Marelli

Euspa-Progetto Udene

I satelliti, con i loro dati di osservazione della Terra, sono una risorsa utile e preziosa per la pianificazione urbana, per rendere le città più vivibili e progettare le future smart city. Per perseguire l’Obiettivo 11 di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che consiste nel rendere le città sicure, resilienti e sostenibili, il progetto Udene sta sviluppando una piattaforma che fornirà proiezioni basate su scenari utilizzando i dati Copernicus integrati da dati di telerilevamento e dati locali. 

Supporto di Euspa e Horizon Europe

Con il progetto Udene, sostenuto dall’Euspa e finanziato da Horizon Europe, i dati di osservazione della Terra provenienti dai satelliti Copernicus e da fonti locali hanno il potenziale per consentire un processo decisionale basato su elementi concreti per lo sviluppo urbano. Un fattore, quest’ultimo, sempre più importante, considerato che in Europa il 70% e in Nord America il 78% della popolazione abita in città, mentre nei Paesi emergenti lo sviluppo urbano avviene senza una precisa pianificazione.

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Partnership internazionale

“La ricchezza di dati di osservazione della Terra in formato cubo veloce e accessibile offre un grande spazio di ricerca per esplorare esperimenti naturali e sfruttare il valore aggiunto dell’analisi causale”, afferma Ali Türker, digital transformation leader di Weglobal e coordinatore del progetto Udene, il quale riunisce partner provenienti da Francia, Italia, Serbia, Slovenia, Tunisia e Turchia. Insieme, questo team internazionale condurrà attività come l’acquisizione di dati e la creazione di partenariati, il tutto facilitato da bandi aperti per il sostegno finanziario a terzi. 

Laboratorio virtuale

Tutti i risultati del progetto saranno integrati in una piattaforma di laboratorio virtuale, che metterà in contatto gli utenti con i prodotti, i processi e i servizi di osservazione della terra esistenti. “Vogliamo fornire un luogo in cui i visionari urbani, i pianificatori e gli sviluppatori dei nostri Paesi partner possano utilizzare i dati derivati da Copernicus per verificare l’impatto specifico delle loro idee attraverso esperimenti naturali avvenuti in un altro luogo e/o in un altro momento”, spiega ancora Türker. 

Tre casi d’uso, tre città

Il laboratorio virtuale sarà validato attraverso tre casi d’uso. A Istanbul, in Turchia, un caso si concentrerà sull’impatto che i quartieri di grattacieli hanno sulla preparazione ai terremoti e/o sulla valutazione dei danni e delle perdite. A Tunisi, in Tunisia, il progetto mira a classificare le zone climatiche locali e a coinvolgere i cittadini nel processo di raccolta dei dati per valutare come gli spazi verdi possano contribuire a ridurre le isole di calore urbane. Il terzo caso, che si svolgerà a Novi Sad, in Serbia, sfrutterà le metriche del traffico locale per analizzare gli effetti della costruzione di una tangenziale sulla congestione e sulla qualità dell’aria. 

“Siamo fiduciosi che il nostro approccio allo sviluppo urbano basato su dati concreti integrerà i prodotti e i servizi di osservazione della Terra esistenti – conclude Türker -. Così facendo, Udene amplierà anche l’eccellenza europea nell’uso della tecnologia di osservazione della Terra per applicazioni di sviluppo urbano che hanno un elevato impatto economico e sociale”. 

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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